Marilyn Monroe: un mito che non tramonta

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  1. Dolce Angela
     
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    Sin da bambina, Norma Jean (per l’anagrafe, in arte Marilyn Monroe) non è stata mai felice, assillata dall’onta dello stupro subìto a dieci anni; né sapeva chi era il padre, e la madre era in manicomio. Una carenza di affetto che dominò la sua vita. E alla prima delusione sul lavoro, il primo tentativo di suicidio, con barbiturici. Presto arrivò il successo, ma con questo anche un amico molto insidioso, l’alcol, che la portò più volte in cliniche psichiatriche per disintossicarsi e sedare le crisi di nervi. Il timore di ricadere la induceva ogni volta a imbottirsi di tranquillanti e massicce dosi di eccitanti e sedativi, che le permettevano in qualche modo di recitare sul set. Il tutto immancabilmente commisto ad alcol, in un cocktail infernale. Per compensare l’ansia, Marilyn divorava piatti stracolmi di lasagne, hamburger, budini di panna e cioccolato. Numerosi gli amori travolgenti, i matrimoni, i divorzi, gli aborti: e, ad ogni delusione, aumentavano le dosi di psicofarmaci e superalcolici. Ma più che amore, Marilyn cercava protezione, l’unico vero rimedio per la sua depressione; disposta a rinunciare a tutto in cambio di una vita affettiva “normale”, nulla ormai le importava del denaro e dei successi sullo schermo: Eva contro Eva, Il magnifico scherzo, Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario. Meglio il suicidio.
    8 febbraio 1961: nel registro di accettazione della clinica psichiatrica Payne Whitney veniva scritto il nome di una certa Faye Norma Miller. Era, naturalmente, Marilyn Monroe, che “in incognito” vi era stata ricoverata in grave stato confusionale per la troppa vodka e i sonniferi. Sentiva solo che stava per verificarsi quel che aveva paventato tutta la
    vita: divenire pazza come la madre. Trascorse tre giorni in una stanzetta con le pareti imbottite e le sbarre alle finestre, guardata a vista dagli infermieri; e, per “dimostrare” di essere divenuta pazza, si denudò. Annotò uno psichiatra: “La nevrosi fa regredire la paziente: più che alla morte, ella vuol tornare alla vita e ai suoi primi atti, alla nudità del neonato o ancora più indietro, del feto”. Le vicende della sua morte, a distanza di tantissimi decenni, non sono state mai del tutto chiarite. Certo è che nella camera in cui, la notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, fu scoperto il corpo esanime dell’appena trentaseienne attrice, la polizia trovò una vera “farmacia”: 27 capsule verdi e gialle di un ansiolitico da 5 mg, 17 capsule verdi e nere dello stesso farmaco da 10 mg, 10 compresse verdi contenenti ciascuna 0,6 g di cloralio idrato (facevano parte di uno stock di 100 prescritte in una settimana), contenitore vuoto in cui si trovavano originalmente 25 capsule gialle, ciascuna contenente 100 mg di pentobarbital sodico, un depressore cerebrale; contenitore vuoto contenente originalmente 50 capsule bianche e porpora, ciascuna contenente 300 mg di metilprylon; contenitore senza etichetta, contenente originalmente 32 capsule rosa; 26 pastiglie bianche a base di sulfamidici contro le infezioni intestinali. A questo elenco, venne successivamente aggiunto un flacone di 32 compresse di un altro prodotto contro l’insonnia e la depressione. Semplice suicidio? Oppure una donna depressa con tendenze suicide che viene assassinata (se non addirittura indotta a farlo) per oscuri giochi di potere? La verità non la sapremo mai.

    Edited by Dolce Angela - 28/5/2016, 10:27
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  2. Simpaticissima
     
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    Ho un bellissimo libro su M. Monroe. Peccato che non riesco più a postare le foto. Vorrà dire che parteciperò alla discussione, scrivendo e basta
     
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  3. Simpaticissima
     
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    Impossibile ignorare il rapporto della polizia, quali che siano le tesi, alcune anche molto attendibili, di autori che non hanno mai avvicinato Marilyn. In base a questo documento, Norma Jean Mortenson appartiene alla feccia dell 'umanità. Stando al certificato di nascita, è nata il 1 giugno 1926 a Los Angeles, figlia di Gladys Pearl Monroe e di Martin Edward Mortenson, un panettiere morto in un incidente di moto, quando sua figlia aveva tre anni. Nulla ci assicura però che fosse veramente il padre di Norma Jean, la quale, probabilmente non ha mai conosciuto l'identità del genitore. Questa mancanza ha alimentato le interpretazioni degli scrittori, che hanno visto nel suo sguardo infantile, il segno di una ricerca costante, quanto inutile, della figura paterna. Ma chi non ha bisogno di un padre e di una madre? In quel rapporto della polizia si dice che la madre fosse psicologicamente instabile. Quando Norma era bambina, sua madre trascorse frequenti periodi in ospedali psichiatrici, che non erano particolarmente accoglienti, a quel tempo. Norma fu affidata ad altre famiglie, in un'epoca in cui lo stato non si curava molto degli orfani. In seguito raccontò che in quel periodo aveva subito degli abusi ed era stata anche violentata. Può darsi che abbia inventato tutto, come sostengono alcuni, dato che, in effetti, era dotata di molta fantasia. Dai 10 ai 15 anni visse presso un'amica di sua madre. Lasciò la scuola a 16 anni, senza aver preso il diploma. Poi, per sfuggire alla famiglia d'affido, sposò Jim Dougherty, che, all'epoca, aveva 21 anni e lavorava in una fabbrica aeronautica.

    🌺<<quando ero piccola, nessuno mi diceva che ero carina. Si dovrebbe dire a tutte le bimbe che sono carine, anche se non lo sono>>🌺

    Edited by Simpaticissima - 28/5/2016, 22:01
     
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  4. Simpaticissima
     
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    Nel famoso rapporto di polizia, si trova infine una busta con alcune foto di Norma (come vorrei postarle!), dall'età di 16 anni fino al matrimonio. È l'epoca dove tutti cominciano a farsi fotografare, per sfuggire all'anonimato che accompagna l'esplosione demografica. Le foto di Norma sono fuori dal comune. Il suo modo di sorridere davanti all'obiettivo attira decisamente l'attenzione. Il matrimonio con Jim dura dal 1942 al 1944, quando lui si arruola nella Marina Mercantile.
     
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    Non conoscevo la vita di questa famosissima attrice coronata anche da molti successi oltre le tragedie qui elencate.
    Ignoro i suoi film e tutto il resto... Colpì la mia attenzione moltissimi anni fa la sua morte.
    Amante del presidente?!? Ricordo male? Tutt'oggi su Wikipedia si legge:<< Marilyn frequentò anche Robert Kennedy, il fratello del presidente, che fu il suo ultimo amante. I due si erano probabilmente conosciuti quando John Kennedy si era deciso a non frequentare più l'attrice.[199][200] Le fonti dicono che aveva anche inizialmente promesso di sposarla[201] e che Marilyn andava in giro dicendo ai suoi amici che sarebbe diventata moglie di un uomo molto importante.[199][202] I biografi concordano nel dire che a quei tempi, durante le riprese di Something's Got to Give, Marilyn affermava di essere incinta; non conosceva però l'identità del padre del bambino, ma si presume che il figlio potesse essere di Bob Kennedy.[203] Abortì poche settimane dopo, il 20 luglio, presso la Cedars of Lebanon.[204] Agnes Flanagan disse che Marilyn aveva però abortito con ogni probabilità nel Messico poche settimane dopo;[205][206] tali testimonianze trovano conferma nelle indagini condotte da Fred Otash che giunse alla conclusione che abortì con l'aiuto di un medico statunitense che la seguì oltre confine.[207] Alcuni biografi ritengono che venne costretta ad abortire, in quanto si ipotizzava che il padre del bambino fosse Bob Kennedy.>>
     
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  6. Simpaticissima
     
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    Si, ebbe sia una stori col presidente Kennedy che con suo fratello. Non sapevo che fosse incinta
     
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  7. Dolce Angela
     
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    Ciao Ragazze,
    grazie per essere intervenute in questa discussione che riguarda una donna veramente speciale...
    avete dato degli ottimi contributi...
    Simpaticissima perchè non riesci ad inserire le immagini? Uffa, mi dispiace :(

    Io amo le citazioni di Marilyn Monroe :wub:
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  8. Dolce Angela
     
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  9. Dolce Angela
     
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  10. Dolce Angela
     
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  11. Simpaticissima
     
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    Cara Dolce Angela sono molto lieta di partecipare alla tua discussione. Per le immagini ho un problema che non riesco a risolvere. Peccato perché ne ho tantissime, che potrebbero completare la discussione. Cercherò di risolverlo al più presto chiedendo l'aiuto di un esperto. Sono veramente triste per questo
     
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  12. Simpaticissima
     
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    La vita sembra già programmata: Norma, la graziosa mogliettina di un uomo dall'aspetto sportivo, in un bungalow a Van Nuys, nella periferia di Los Angeles. Niente figli e nemmeno gravidanze, così sembra. Norma ha sempre affermato che suo marito era dolce, lo chiamava "Daddy", (paparino). Lui la amava veramente, anche se pensava che non era molto in gamba in cucina. Una sera stavano rientrando da una passeggiata a cavallo. Era notte, ma i loro cavalli continuavano ad avanzare. Allora Morma chiese a Jim come facessero i cavalli a vedere al buio. Lui scherzosamente rispose di accendere i fanali del cavallo e lei chiese dove fossero i fanali. Jim non seppe mai con certezza se Norma quella volta avesse scherzato o aveva detto sul serio. In seguito l'attrice giocò molto si quest'ambivalenza, soprattutto per tutelarsi. Ogni volta che diceva una sciocchezza assumeva il ruolo della bionda un pò oca.

    🌺"Una volta ho chiesto perché si dovesse posare in costume da bagno per la pubblicità di un dentifricio. Mi hanno guardata come se fossi matta!". (Marylin Monroe).🌺
     
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    Le citazioni che avete riportato sono molto profonde...
    Non conoscevo questi pensieri molto belli!
    Approfitto di questa bellissima occasione per conoscere le brillanti sfaccettature di questa intramontabile donna.
     
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  14. Marzia1969
     
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    Secondo me una donna intelligentissima e saggia, niente a che fare con la bionda esplosiva tutta curve e niente cervello. Non dimentichiamoci che il suo sogno era quello di frequentare l'Actor's studio e recitare Dostojevskji. E poi.... quella fine assurda.... quel suicidio......stranissimo.....e chi ci crede che si è suicidata??? La CIA, il clan Sinatra, i Kennedy, l'FBI.

    Mi permetto di consigliarvi di leggere Marilyn e JFK e poi giudicate Voi....
     
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  15. Simpaticissima
     
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    Certo, Marzia, seguiremo il tuo consiglio. Io, ora, mi permetto solo di riportare il rapporto della polizia e la sua vita raccontata da David Thomson che ha scritto un libro dedicato a lei accompagnato da moltissime foto. Fatto questo, procederemo a tutte quelle che sono le analisi del caso. Certo, una morte che fa pensare, visti i rapporti con i Kennedy, con Sinatra!

    Edited by Simpaticissima - 1/6/2016, 16:54
     
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72 replies since 27/5/2016, 17:35   729 views
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