La storia dell'ultimo re di Persia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Mohammad Reza Pahlavi è stato l'ultimo Scià di Persia; ha governato l'Iran dal 16 settembre 1941 fino alla Rivoluzione Islamica dell'11 febbraio 1979. È stato il secondo e ultimo monarca della Dinastia di Pahlavi che ha governato la Persia dal 1925 al 1979, quando la Rivoluzione iraniana mise fine alla millenaria tradizione monarchica del Paese. Mohammad Reza era il figlio maggiore dello Scià Reza Shah.

    Trovo molto affascinante questo re. Voi?
    Attached Image
    Mohammad_Reza_Pahlavi

     
    Top
    .
  2. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Nel 1921 l'ufficiale dell'esercito Reza Khan attuò un colpo di Stato contro il sovrano Ahmad Qajar, e utilizzò i quattro anni successivi per consolidare il proprio potere personale sopprimendo ogni opposizione. Nel 1925 la Majlis (il Parlamento iraniano) convocata in seduta speciale depose l'ultimo rappresentante della dinastia Qajar e nominò Reza Shah Pahlavi, denominatosi Pahlavi, quale nuovo scià. Ispirandosi all'azione di Mustafa Kemal Atatürk in Turchia, Reza Shah intraprese un'ambiziosa opera di modernizzazione dell'Iran. Venne dato impulso allo sviluppo dell'industria pesante e delle infrastrutture, con la costruzione di un sistema ferroviario nazionale; venne potenziato l'apparato burocratico dello Stato e migliorati i sistemi giudiziario e sanitario; vennero promossi i costumi occidentali e la parità sociale per le donne. Contemporaneamente il nuovo scià operò per indebolire il potere del clero: tolse ai religiosi il monopolio dell'istruzione con l'istituzione della scuola pubblica statale, e li bandì dai tribunali istituendo un sistema giudiziario laico. La modernizzazione, anche se favorì il rapido sviluppo di una classe media di professionisti e di un proletariato industriale, non diede tutti i frutti sperati. Questo perché nell'attuarla lo scià cercò di reprimere ogni forma di opposizione (soprattutto tra il clero) mediante detenzioni senza processo, esili forzati, condanne a morte, che crearono malcontento e disaffezione tra la popolazione.

    Nel 1935 la Persia adottò ufficialmente il nome di Iran, "Paese degli ariani", accentuando il carattere nazionalista della politica pahlavide. Seguendo tale politica, che mirava a fare dell'Iran una potenza regionale svincolata dalle potenze straniere, Reza Shah evitò di coinvolgere troppo la Gran Bretagna e l'URSS (erede della Russia imperiale) nelle vicende del regno, preferendo rivolgersi a esperti francesi, italiani e tedeschi per lo sviluppo delle tecnologie, mentre la Germania diventava il principale partner commerciale.

    Dopo l'invasione tedesca dell'URSS, britannici e sovietici divennero alleati e l'Iran acquistò un valore strategico fondamentale. Le ferrovie iraniane erano infatti indispensabili per inviare armi e rifornimenti anglo-americani dal Golfo Persico all'Unione Sovietica impegnata a respingere l'assalto nazista. Lo scià dichiarò la neutralità dell'Iran nel conflitto, ma i britannici accusarono i tecnici tedeschi residenti nel Paese di essere spie inviate a sabotare i pozzi della Anglo-Iranian Oil Company e ne chiesero l'espulsione. Lo scià rifiutò e ciò, unito ai buoni rapporti commerciali con la Germania, gli valse l'accusa di filo-nazismo. Nell'agosto del 1941, URSS e Gran Bretagna invasero l'Iran, arrestarono il sovrano e lo deportarono in Sudafrica. Sul trono salì il figlio Mohammad Reza Pahlavi, che dichiarò guerra alla Germania nel settembre 1943.

    Con l'occupazione anglo-sovietica le mire delle potenze straniere sui giacimenti di petrolio iraniani si fecero sempre più manifeste. L'URSS favorì la nascita di repubbliche autonome azere e curde tra il 1945 e il 1946, e permise all'Iran di riprenderne il controllo solo dopo aver ottenuto alcune concessioni petrolifere. Il governo britannico, proprietario della Anglo-Iranian Oil Company (AIOC), continuava a controllare quasi tutta la produzione di petrolio del Paese. Nonostante gli accordi, le truppe occupanti rimasero fino a metà del 1946, mentre cresceva il movimento popolare, nato negli anni 1930, che sosteneva la nazionalizzazione dell'industria petrolifera.

    Il sistema politico iraniano si fece più aperto; nacquero diversi partiti in occasione delle elezioni per la Majlis del 1944, le prime con una vera competizione elettorale dopo più di venti anni.

    Mohammad Reza Pahlavi prese il posto del padre sul trono il 16 settembre 1941 desideroso di continuarne la politica, ma trovò la forte opposizione di Mohammad Mossadeq, leader dei nazionalisti.

    A dispetto del suo ruolo di monarca costituzionale che lo obbligava ad attenersi alle decisioni del governo parlamentare, Mohammad Reza Pahlavi si intromise frequentemente negli affari del potere esecutivo. Ricostruì l'esercito e si assicurò che rimanesse sotto il controllo della corona quale fondamento del suo potere. Nel 1949, dopo un fallito attentato, il partito comunista (Tudeh) ritenuto responsabile fu messo al bando e i poteri dello scià vennero ampliati.

    Nel 1951, la Majlis nominò Mohammad Mossadeq nuovo primo ministro, che subito dopo decise la nazionalizzazione dell'industria petrolifera, nonostante l'opposizione dello scià che temeva l'embargo occidentale.

    Dei proventi del petrolio lo Stato iraniano non otteneva che briciole: per esempio, dei 112 milioni di dollari incassati dalla AIOC nel 1947, all'Iran andarono circa 7 milioni. Questo, unito alla diffusa povertà tra la popolazione, rafforzò le posizioni dei nazionalisti, che di fronte al rifiuto del colosso britannico di ridefinire le royalties, decisero per la nazionalizzazione.

    La Gran Bretagna impose l'embargo sull'Iran e ricorse alla corte dell'Aja, che però si pronunciò a favore di Tehran, quindi ruppe le relazioni diplomatiche nel 1952. Gli USA, temendo che l'embargo portasse l'Iran (e il suo prezioso petrolio) nell'orbita sovietica, decisero di intervenire. La CIA, in collaborazione con i servizi segreti britannici, organizzò un colpo di Stato, e il 13 agosto 1953 lo scià nominò il Fazlollah Zahedi primo ministro. I nazionalisti reagirono e costrinsero lo scià a fuggire a Roma, ma in pochi giorni i lealisti ebbero il sopravvento e i dirigenti del movimento nazionalista (tra i quali quelli del Tudeh) vennero arrestati e messi a morte. La condanna di Mohammad Mossadeq venne tramutata in confino perpetuo.

    Mohammed Reza Pahlavi riprese quindi la politica del padre che intendeva fare dell'Iran una potenza regionale. Riallacciate le relazioni diplomatiche con i britannici, che rimossero l'embargo, a Tehran affluirono ingenti prestiti statunitensi che volevano garantirsi la fedeltà dello scià. La competenza sul petrolio passò ad un consorzio di cui le compagnie straniere detenevano il controllo, e le industrie statali vennero privatizzate. Migliorarono anche le relazioni con l'URSS, con la quale l'Iran firmò accordi commerciali e militari. Lo scià intraprese anche diverse riforme, come quella terriera, dell'estensione del diritto di voto alle donne e della lotta all'analfebetismo.

    Se da un lato queste misure portarono alla formazione di una ricca classe media, dall'altro le condizioni di povertà tra la popolazione non migliorarono affatto. I metodi di governo del sovrano, inoltre, erano quelli tipici dei dittatori: messa al bando dell'opposizione, elezioni controllate, limitatissima libertà di stampa, azioni frequenti della polizia segreta (SAVAK). Il malcontento venne cavalcato dalle gerarchie religiose: nel 1963, dopo un discorso di Ruhollah Khomeini, scoppiarono disordini che la SAVAK represse sanguinosamente. Khomeini venne arrestato e poi condannato all'esilio.

    Lo scià, sordo alle richieste dell'opinione pubblica, continuò a rifiutare la concessione delle libertà democratiche. Nel 1971 celebrò i 2.500 anni della monarchia persiana, della cui eredità si considerava depositario, e nel 1976 sostituì il calendario islamico con un "calendario imperiale", per cui si passò dall'anno islamico 1355 all'anno imperiale 2535.

    Queste azioni, recepite come anti-islamiche, non fecero che esasperare la rabbia dei religiosi. Negli anni 1970, i leader islamici, in particolare l'ayatollah Khomeini dal suo esilio, furono capaci di catalizzare il malcontento popolare legandolo a un'ideologia fondata su principi religiosi, e guidarono la rivoluzione che rovesciò il trono e instaurò una Repubblica islamica nel 1979.

    Mohammad Reza Pahlavi e la sua famiglia fuggirono in Egitto, dove lo scià morì poco tempo dopo. Con lui finì la tradizione monarchica dell'Iran
    Attached Image
    shah-in-uniform

     
    Top
    .
  3. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Nel 1939 Mohammad Reza Pahlavi sposò Fawzia, sorella di Faruq I d'Egitto, da cui divorziò dieci anni dopo e dalla quale ebbe una figlia.
    Attached Image
    Princess_Fawzia_bint_Fuad_of_Egypt

     
    Top
    .
  4. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Nel 1951 sposò in seconde nozze Soraya Esfandiary Bakhtiari la quale non riuscì a dargli un erede al trono e dalla quale si separò.

    La vita di una ragazza normale viene stravolta all'improvviso dalla notizia che lo Scià di Persia ha visto la sua foto e vuole conoscerla. Inizia così, nel 1950, una delle storie d’amore più celebri del Novecento; la storia di un uomo e una donna innamorati costretti dalla ragion di stato e dal potere a rinunciare al loro amore.
    Di madre tedesca e padre iraniano, Soraya Esfandiari sposò lo Scià Mohammed Rheza Pahlavi il 12 febbraio del 1951. Rimase accanto a lui negli anni in cui l’Iran fu il focolaio di una crisi internazionale di vastissima portata, causata dalla nazionalizzazione del petrolio e dall'espropriazione dei giacimenti inglesi. Nel 1953 lo Scià rischiò di perdere il trono, e insieme vissero un breve periodo di esilio a Roma. Ritornarono in Iran dopo il colpo di Stato appoggiato dalla Cia che riportò lo Scià al potere. Soraya diede il suo contributo alla modernizzazione del Paese; fu amata dal suo popolo e ammirata in tutto il mondo per la sua bellezza ed eleganza. Dopo otto anni di matrimonio, nel 1958, fu ripudiata dal marito. Soraya non aveva avuto figli e la corona aveva bisogno di un erede. Lo Scià per tenerla accanto a sé le propose “un matrimonio temporaneo” che gli consentisse di avere un figlio. Fu lei a rifiutare, mostrando fermezza e coraggio. Soraya visse il resto della sua vita in un esilio dorato, protagonista della vita mondana internazionale. Ha raccontato la sua storia in un’autobiografia dal titolo “Il palazzo della solitudine”.
    E’ morta a Parigi il 25 ottobre 2001, all'età di 69 anni. Ha sempre odiato l’appellativo di “principessa triste” che le avevano dato.
    Attached Image
    Lo Scià e la regina Soraya nel giorno del loro mat

     
    Top
    .
  5. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Pare che in seguito ad accordi con Savoia e Vaticano ha sposato, segretamente ma con rito cattolico e mussulmano, l'allora diciassettenne Maria Gabriella di Savoia dal quale riesce ad avere il tanto atteso figlio primogenito, Josef Monhud. Quest'ultimo vive oggi in Italia nascosto da poteri che gli negano il diritto di essere sé stesso, ovverosia: il figlio primogenito dello Shah di Persia Reza Pahlavi. Josef è povero e ha subito parecchi soprusi, ma continua la sua estenuante lotta per riappropriarsi della sua vera identità e della sua inenarrabile fortuna.


    Maria Gabriella di Savoia è figlia dell'ultimo re d'Italia Umberto II e di Maria José.

    Si sono lasciati dopo la nascita del piccolo.
    Attached Image
    Principessa-Maria-Gabriella-di-Savoia-224x278

     
    Top
    .
  6. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Lo Scià ha amato molto la regina Soraya, infatti:


    nel 1958 lo scià, pur di non ripudiare Soraya, l’amore della sua vita, designa come suo erede il fratello Alì, che però muore poco dopo in un incidente aereo. Non avendo altra via d’uscita, il 6 aprile 1958 viene dato l’annuncio ufficiale del ripudio. Il sovrano appare affranto e il dolore che Soraya prova per la separazione dall’uomo che ama profondamente, resterà visibile nel suo sguardo fino alla sua morte e sarà ricordata come “la principessa dagli occhi tristi”.

    Nella foto la regina Soraya con l'imperatore affascinante
    Attached Image
    hqdefault

     
    Top
    .
  7. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Farah Diba fu la terza moglie dell'imperatore.
    Dal loro matrimonio nacquero quattro figli:

    - il Principe ereditario Reza Pahlavi
    - la Principessa Farahnaz Pahlavi
    - il Principe Alì Reza Pahlavi
    - la Principessa Leila Pahlavi

    Leila Pahlavi, la più piccola tra i cinque figli dello scià, venne trovata morta l’11 giugno 2001 a Londra, dopo una lunga depressione. Il secondogenito Ali Reza Pahlavi, 44 anni, è morto suicida nel 2011. Oggi c’è Reza Ciro Pahlavi, il primogenito dello scià, che da anni rivendica il suo diritto al trono, uno degli ultimi discendenti diretti della dinastia assieme alla sorella Farahnaz e alla sorellastra Shahnaz (nata dal primo matrimonio dello scià con Fawzia d’Egitto, sorella del re Faruk).
    Attached Image
    54bcb2b49d

     
    Top
    .
  8. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    L'imperatore con la moglie Farah
    Attached Image
    52edd04f706a2cd7ca927193486653ab

     
    Top
    .
  9. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Il giorno del matrimonio con Farah
    Attached Image
    farha palavi

     
    Top
    .
  10. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    L'imperatore e l'imperatrice Farah insieme.

    Sono bellissimi
    Attached Image
    eb09157c8ad5a4c6d4fd67122e315961

     
    Top
    .
  11. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Farah Diba è riuscita a dare alla luce l'erede al trono e quindi è diventata imperatrice il 26 ottobre 1967.


    Nella foto Lo Scià, il piccolo Reza Ciro e Farah, dopo l'incoronazione
    Attached Image
    Lo Scià, Reza Ciro e Farah, dopo l'incoronazione d

     
    Top
    .
  12. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    La corona dell'unica imperatrice di Persia Farah

    La struttura della corona è realizzata in oro bianco e velluto verde. La corona contiene 38 smeraldi, 105 perle, 34 rubini, 2 spinelli e 1.469 diamanti. Il più grande smeraldo si trova nella parte anteriore della corona e pesa 92 carati. La perla più grande è di 22 millimetri di diametro.

    La corona pesa circa due chili.

    In questo ritratto Farah indossa la corona
    Attached Image
    2qw3fia

     
    Top
    .
  13. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Incoronazione di Farah Diba
    Attached Image
    06a61f004fd24e6f39ef962c4342c3dc

     
    Top
    .
  14. Dolce Angela
     
    .

    User deleted


    Di solito i re della storia occidentale sono bruttini.


    Questo è davvero un bel re :-)


    A presto forum :-)
    Attached Image
    ab77006116f15f621000f8a6faf23892

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Vivi una buona vita onorevole, così quando sarai vecchio e te la vedrai passare davanti agli occhi, potrai gioirne una seconda volta. Condividi la tua conoscenza e sii gentile con il prossimo, ognuno di noi, in cuor suo sta lottando le sue battaglie.

    Group
    Administrator
    Posts
    4,931
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Dolce Angela @ 2/9/2016, 15:00) 
    Nel 1939 Mohammad Reza Pahlavi sposò Fawzia, sorella di Faruq I d'Egitto, da cui divorziò dieci anni dopo e dalla quale ebbe una figlia.

    Questa foto è bellissima!

    CITAZIONE (Dolce Angela @ 2/9/2016, 15:22) 
    Lo Scià ha amato molto la regina Soraya, infatti:


    nel 1958 lo scià, pur di non ripudiare Soraya, l’amore della sua vita, designa come suo erede il fratello Alì, che però muore poco dopo in un incidente aereo. Non avendo altra via d’uscita, il 6 aprile 1958 viene dato l’annuncio ufficiale del ripudio. Il sovrano appare affranto e il dolore che Soraya prova per la separazione dall’uomo che ama profondamente, resterà visibile nel suo sguardo fino alla sua morte e sarà ricordata come “la principessa dagli occhi tristi”.

    Nella foto la regina Soraya con l'imperatore affascinante

    Molto triste la storia di Soraya ( un nome solare e dolcissimo) :)
     
    Top
    .
21 replies since 2/9/2016, 13:56   1134 views
  Share  
.