La Principessa di Baviera Adelgonda Duchessa di Modena e il Casato Asburgo Estense

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Dimmi in ciel Luna che fai

    Group
    Member
    Posts
    795
    Location
    Modena (Italia )

    Status
    Offline
    ora torniamo alla storia.................

    Palazzo Ducale di Modena

    JPG

    Secondo molti si tratta del primo palazzo barocco d’Europa, quello in cui vennero cioè per la prima volta realizzati i canoni dell’arte seicentesca. È monumentale e ricchissimo, d’arte e di storia: un gioiello degno delle ambizioni di chi lo volle. Per grandezza e fasto, ben potrebbe essere annoverato tra le più prestigiose regge a livello europeo.
    L’attuale palazzo sorge sul luogo un tempo occupato dal castello fatto erigere nel 1291 da Obizzo d’Este, marchese di Ferrara, poi ricostruito mezzo secolo più tardi. Qui confluivano (e confluiscono tuttora, sottoterra) i vari canali modenesi che, scorrendo da sud verso il Po, si univano nel fossato della fortezza e ne uscivano uniti dal retro, lungo l’attuale viale Vittorio Emanuele II.

    palazzo-ducale-modena-47_IM24562

    Quando, nel 1598, la capitale del Ducato estense, dopo la devoluzione di Ferrara al Papa, divenne Modena, Cesare I si sistemò nella roccaforte, già allora inadatta come residenza principale di una corte europea. Fu così che il suo successore, Francesco I, uno dei più grandi Duchi che Modena abbia mai avuto, commissionò il progetto di un nuovo e meraviglioso palazzo, grande molto più del doppio del primo. Siccome desiderava ottenere una reggia sontuosa, si rivolse ai maggiori architetti dell’epoca: dopo un primo progetto di Girolamo Rainaldi degli anni 1631-2, intervennero Bartolomeo Avanzini, che ne curò la realizzazione, Gian Lorenzo Bernini (suoi lo scalone e i finestroni alla sommità della torre centrale), Francesco Borromini (interpellato come acerrimo rivale del primo, per sicurezza) e Pietro da Cortona. Si cominciò con la costruzione del lato orientale, dove sorgeva precedentemente il castello medievale e si continuò pezzo dopo pezzo (anche per via degli elevati costi) sino all’ottocento.

    palazzo-ducale-modena-6_IM24152

    La facciata è solidissima ma anche estremamente armoniosa. È caratterizzata dai due torrioni laterali (che rimandano alla costruzione precedente) e da quello centrale, di più ampie dimensioni. Le finestre sono binate, incorniciate di marmo quelle a destra, dipinte quelle a sinistra, i piani sono scanditi da cornici doppie, il fregio contiene delle aquile, simbolo degli Este, tra finestre ovali. Coronano la facciata delle statue: seicentesche quelle a destra e al centro (da destra: Mercurio, Pallade, Giunone, Ercole; il Tempo, la Fortezza, la Virtù, Marte); del primo novecento, ad opera di Giuseppe Graziosi, quelle a sinistra (da destra: Venere, Bacco, Cerere, Vulcano). Stupisce poi la ricchezza del torrione centrale, con cinque ordini di colonne sovrapposti. Accanto al portone di accesso, sormontato da un’aquila, stanno le statue cinquecentesche di Prospero Spani con Ercole e Marco Emilio Lepido. Al bel balcone (da cui si affacciarono Re e Papi) si accede da una grande porta finestra con cariatidi, mentre i piani superiori riprendono i motivi delle cortine laterali. L’orologio che conclude la torre venne istallato nel 1757, in conformità alle nuove mode francesi.

    palazzo-ducale-modena-41_IM24502

    Oltrepassato il portone di accesso si giunge nel Sacrario, inaugurato da Vittorio Emanuele III in occasione della sua visita alla città nel 1929: alle pareti sono incisi i nomi dei caduti nelle varie guerre combattute dall’Italia (soprattutto prima e seconda guerra mondiale). Sopra la cancellata una scritta, «Preparo i nuovi eroi alle glorie d’Italia», così come la successiva «Una acies», rimanda all’attuale funzione del palazzo, sede della più prestigiosa Accademia Militare d’Italia. Oltre lo sbarramento dei cancelli si può ammirare uno dei migliori esempi internazionali di cortile barocco: quadrangolare, presenta una successione di serliane doriche e ioniche tutt’attorno, tra le quali si possono scorgere le numerose statue che ornano le logge. A sinistra si apre invece il grandioso scalone d’onore, con rampe che si avvitano in una salita quadrata sui muri della quale si notano statue provenienti da villa d’Este a Tivoli (tra queste, Minerva venne posta in piazza ai tempi della rivoluzione francese, come simbolo di libertà). Si dice che lo scalone – sostanzialmente identico a quello di Palazzo Barberini a Roma – fosse percorribile anche a cavallo.
    Dalle logge del primo piano si giunge invece alle sale storiche del palazzo. Alcune sono occupate dal bel Museo dell’Accademia Militare°°, altre ospitano invece gli ex appartamenti di stato, oggi adibite a circolo ufficiali.

    palazzo-ducale-modena-24_IM24332

    Tra le prime occorre senz’altro menzionare la Sala delle Guardie Nobili, anticamera all’attigua Sala delle Udienze Private. Il soffitto è a cassettoni, dorato e argentato, di gusto seicentesco. Seguono poi la Galleria dello Stringa, così chiamata per il soffitto, dipinto da Francesco Stringa, pittore modenese del XVII secolo, le sale un tempo adibite a gabinetto di lavoro di Francesco IV e alla sua Conservatoria Privata. La Sala delle udienze private ha uno dei decori più antichi della residenza, a cassettoni, in oro zecchino, con ampie fasce perimetrali alle pareti, così come la Sala del Caffè, con decori di preziosissima porpora e la Sala detta camera d’oro per il sorprendente soffitto dorato con specchi. La Stanza Ovale delle Colonne veniva invece usata come sala da pranzo. Si accede poi alla Galleria dei Bronzi e alla Sala Colleoni, con un grande tavolo ovale che cela un nascondiglio dove potevano celarsi le spie del Duca per riferirgli i commenti dei collaboratori; alle pareti dipinti con membri di casa d’Este. La Sala dello Stringa conserva un affresco, sul soffitto, del seicento, realizzato da Francesco Stringa e raffigurante le nozze di Psiche e Cupido, con medaglioni di Antonio Traeri. Da qui si passa al Salone d’Onore o Salone delle Feste, il maggiore tra gli ambienti della reggia: fu terminato nel settecento per volere del Duca Francesco III. Il soffitto in legno venne dipinto da Marcantonio Franceschini nel 1695 con Giove che incorona Bradamante, ritenuta fondatrice della dinastia. Le quadrature sono di Enrico Haffner. Le sale che occupano il lato destro del palazzo sono decorate da semplici motivi rococò. Da una di esse, la Sala del Trono, si accede allo straordinario Salottino d’Oro, la saletta fatta costruire da Francesco III nel 1756 su disegno di Francesco Salvadori. È interamente rivestita di pannelli di oro zecchino rimovibili, che la rendono una delle opere più raffinate del settecento europeo. Qui Francesco IV firmò la condanna a morte di Ciro Menotti.

    palazzo-ducale-modena-13_IM24222

    Ritornando all’esterno e circumnavigando l’enorme palazzo, verso destra si giunge su corso Canal Grande°°, da dove si vede il lato orientale dell’Accademia, con un ampio terrazzo sul giardino interno, prendendo corso Cavour si giunge invece al lato settentrionale, con la bellissima corte ottocentesca decorata da aquile estensi; girando ancora, il lato ovest, su via 3 febbraio 1831, è il più uniforme: bella la vista sul retro dell’antico torrione e sulla Ghirlandina.

    carlino085

    salottino-doro-pareti1

    Balboni-Corradini-Landi-Fig2-Ducal-Palace-of-Este-in-Modena

    Modena-Palazzo-Ducale-Ercole-III-1794
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Vivi una buona vita onorevole, così quando sarai vecchio e te la vedrai passare davanti agli occhi, potrai gioirne una seconda volta. Condividi la tua conoscenza e sii gentile con il prossimo, ognuno di noi, in cuor suo sta lottando le sue battaglie.

    Group
    Administrator
    Posts
    4,931
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    :wub: :wub:
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Dimmi in ciel Luna che fai

    Group
    Member
    Posts
    795
    Location
    Modena (Italia )

    Status
    Offline
    jpg

    Il diario del Duca Francesco V Asburgo/Este durante l'esilio
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Vivi una buona vita onorevole, così quando sarai vecchio e te la vedrai passare davanti agli occhi, potrai gioirne una seconda volta. Condividi la tua conoscenza e sii gentile con il prossimo, ognuno di noi, in cuor suo sta lottando le sue battaglie.

    Group
    Administrator
    Posts
    4,931
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Un illustre esperta della storia di Modena ^_^
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Dimmi in ciel Luna che fai

    Group
    Member
    Posts
    795
    Location
    Modena (Italia )

    Status
    Offline
    Teresa di Sassonia-Hildburghausen la madre di Adelgonda

    2,w=559,c=0.bild


    Teresa di Sassonia-Hildburghausen (nome completo in tedesco Therese Charlotte Luise von Sachsen-Hildburghausen; Seidingstadt, 8 luglio 1792 – Monaco di Baviera, 26 ottobre 1854) fu regina di Baviera come moglie del re Ludovico I.

    Nata in una famiglia colta ma modesta, la principessa Teresa crebbe in Turingia. Cresciuta nella religione evangelica, sposò il principe cattolico Luigi di Baviera nel 1810, e diede luogo all'importante festività che era all'origine dell'attuale « Oktoberfest » o « festa della birra ». Autorizzata a convertire la sua fece, la principessa fu la testimone delle ire di cui erano vittime i protestanti di Baviera. Non smise mai di sostenere i suoi correligionari e mecenati soprattutto con la costruzione della chiesa Saint-Mathieu di Monaco.

    Molto impegnato socialmente, Teresa finanziò le casse di numerose organizzazioni caritatevoli. Divenuta regina di Baviera con l'ascesa al trono di Luigi I, nel 1825, fondò, due anni più tardi, l'ordine di Teresa, la cui missione era aiutare i bisognosi. Fedele sostenitrice del suo sposo, l'accompagnò in rappresentazioni e nei consigli politici ogni volta che aveva le possibilità.

    Le numerose storie del re misero ogni volta la pazienza della sovrana alla prova. Di fatto, Luigi I non esitava a mettere in primo piano le sue amanti, senza preoccuparsi di ciò che rappresentavano per la sua sposa. La relazione che ebbe con Lola Montez, a partire dal 1846, condusse così Teresa ad allontarsi pubblicamente da lui per mostrare la sua disapprovazione. Tuttavia, quando lo scandalo portò ad una rivoluzione, nel 1848, Teresa cambiò immediatamente idea per sostenere suo marito.

    Luigi I abdicò, malgrado tutto, alla fine di questi avvenimenti e Teresa divenne regina madre. Morì di colera sei anni dopo, nel 1854.




    Teresa fu la sesta figlia del duca Federico I di Sassonia-Hildburghausen (1763-1834) e di sua moglie la principessa Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (1769-1818), figlia del duca Carlo II di Meclemburgo-Strelitz. Da parte di madre, Teresa era dunque la nipote delle regine Luisa di Prussia (1776-1810) e di Federico di Hannover (1778-1841). I re Federico Guglielmo IV (1795-1861) e Guglielmo I di Prussia (1797-1888), il re Giorgio V di Hannover (1819-1878) e la zarina Alexandra Feodorvna di Russia (1798-1860) sono i suoi cugini e cugine.

    Il 12 ottobre 1810, Teresa sposò a Monaco, il futuro Luigi I di Baviera (1786-1868), figlio del re Massimiliano I di Baviera (1756-1825) e della sua prima moglie la principessa Guglielmina di Assia-Darmstadt (1765-1796). Da questa unione nacquero nove figli :

    Massimiliano II (1811-1864), re di Baviera, che sposerà, nel 1842, la principessa Maria di Prussia (1825-1889) :
    Matilde (1813-1862), principessa di Baviera, che si unì, nel 1833, al granduca Luigi III di Assia-e-il-Reno (1806-1877) ;
    Ottone I (1815-1867), re di Grecia e principe di Baviera, che sposò, nel 1836, la principessa Amalia d'Oldenburg (1818-1875) ;
    Teodolinda (1816-1817), principessa di Baviera ;
    Luitpold (1821-1912), principe e reggente di Baviera, che sposò nel 1844, la principessa Augusta di Toscana (1825-1864) ;
    Adelgonda (1823-1914), principessa di Baviera, che sposò nel 1842, il duca Francesco V di Modena (1819-1875) ;
    Ildegarda (1825-1864), principessa di Baviera, che si unì, nel 1844, con l'arciduca Alberto d'Austria (1817-1895) ;
    Alessandra (1826-1875), principessa di Baviera, direttrice e badessa superiore dell'abbazia reale zur Heilegen Anna a Monaco e Würzbourg
    Adalberto (1828-1875), principe di Baviera, che sposò nel 1856, l'infante Amalia di Spagna (1834-1905).


    6271bcf5b4d761388df460e02217dacc


    Una piccola principessa Sassone

    Infanzia e gioventù

    FriedrichHibuAltenburg
    Ritratto del padre Federico I di Sassonia, verso il 1790.

    La principessa Teresa nacque nalla casa di Sassonia-Hildburghausen, membro della casa di Wettin. I suoi antenati scelsero il ducato di Sassonia-Hildburghausen come residenza nel 1680. La rovina finanziaria nella qualche quattro dei successivi duchi lasciò il paese condusse il Sacro Impero a nominare una commissione di debiti per riequilibrare le finanze. Nel 1806, Teresa aveva 14 anni e il lavoro di questa commissione era terminato, ma la situazione non si era ancora ristabilita[1]

    La principessa nacque nella residenza estiva del ducato, in prossimità di Hildburghausen, al castello di caccia Landséjour, che non esiste più. Il 13 luglio 1792 venne battezzata da Andreas Genssler, predicatore di corte, e ricevé il nome di Teresa. Questa scelta non è insignificante : onora le linee iniziate dal principe reggente Giuseppe Federico di Sassonia-Hildburghausen (mentore del padre di Teresa) con l'imperatrice Maria Teresa[2]. I padrini e madrine della piccolina furono sua nonna Federica d'Assia-Darmstadt, il duca e la duchessa di York, la principessa Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, il principe ereditario Luigi di Baden ef infine il principe vescovo di Wurtzbourg.

    La principessa crebbe vicino ai suoi fratelli e sorelle. Carlotta, Giuseppe, Luisa, Giorgio, Federico ed Edoardo al castello d'Hildburghausen. L'unione dei suoi parenti non fu sempre felice. Secondo la principessa Luisa di Leiningen-Dabsbourg-Heidesheim, bisnonna di Teresa, che soggiornò al castello nel 1792, il duca Federico < Non operava con ardore i suoi doveri coniugali >, mentre la duchessa <carlotta non l'ha mai amato, usciva costantemente incinta>[3]
    Per Teresa e per i suoi fratelli, la sottile lista civile imposta dalla tutela amministrativa imperiale al duca Federico si traduceva con condizioni di vita precaria. La carne era rara al menu della famiglia, la lavandera del castello mancava di sapone e, dato che non si potevano rimpiazzare le candele consumate, bisognava un giorno abbrogare un ballo[4]. Nel momento in cui Luisa di Meclemburgo-Strelitz, zia di Teresa, e suo marito, il re Federico Guglielmo III di Prussia, andarono a fare per la prima volta visita ad Hildburghausen nel 1803, gli amministratori assegnarono subito un finanziamento per migliorare le vie d'accesso alla città e rinnovare il mobilio del castello[5]

    CHARLOTTEDUCHESSOFSAXE-HILDBURGHAUS
    Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, madre di Teresa, di Carl Vogel (1815)

    La madre di teresa, la brillante duchessa Carlotta, arrivò malgrado tutto ad intrattenere un'attività intellettuale al castello, così Hildburghausent finì, grazie a lei, per essere soprannominato la « piccola Weimar »[6]. Artista, la duchessa ammorbidì i principi dell'etichetta e portò a corta musicisti, pittori e poeti, tra cui lo scrittore Jean Paul, che si sposò con una delle sue dame di compagnia e ricevé, nel 1799, il titolo di consigliere[7]. Tra gli altri poeti protetti dalla duchessa, si può ugualmente citare Friedrich Rückert, che dedicò a Teresa e alle sue sorelle Carlotta e Luisa il suo poema « Mit drei Moosrosen »
    Teresa fu cresciuta nel rispetto delle credenze evangeliche e luterane, essenzialmente da Johanna Nonne (1760-1837) e il cappellano di corte Heinrich Kühner (1772-1827). Per tutta la sua gioventù, fu cresciuta in un ambiente liberale e coltivato, che malgrado la relazione difficile dei suoi genitori, resta impressa di calore e di complicità con i suoi fratelli e sorelle. La principessa studiò la letteratura classica tedesca e la lingua francese. Il pittore di corte Carl August Kessler le diede corsì di pittura e Johann Peter Heuschkel, che insegnò il piano a Carl Maria von Weber, conta anche Teresa tra le sue allieve


    Trattative matrimoniali


    Prince-Ludwig

    All'inizio la principessa Teresa, era promessa a suo zio Giorgio di Meclemburgo-Strelitz[10], ma figurò ugualmente sulla lista delle potenziali spose ordinata da Napoleone I nel 1809. Questo documento raggruppa che permetteranno all'imperatore autoproclamato di allearsi attraverso matrimonio ad un vecchia casata principesca europea[11]

    Tuttavia, il principe reggente Luigi di Baviera si mostrò più rapido degli altri pretendenti di Teresa. In effetti, il principe credeva di essere costretto da Napoleone a sposare una delle sue parenti, come lo fu sua sorella Augusta, sposata ad Eugenio di Beauharnais. L'erede del trono bavarese dichiarò così : " Devo assolutamente sposarmi per abbreviare a queste violazioni parigine contro la mia libertà"[12]. Re Massimiliano I poné suo figlio ad avvicinari a Teresa. Lui disse anche : " [...] una certa principessa d'Hildburghausen [...] gentile, gradevole e paziente sarà un'eccellente sposa. In tutta onesta, non apporterà molto denaro ne beni nella casa, ma il suo piccolo paese, entrerà nella confederazione del Reno permettendo così un matrimonio inoffensivo da un punto di vista politico" [10]

    Luigi di Baviera soggiornò al castello d'Hildburghausen dal 21 al 24 dicembre 1809[5], mentre i suoi genitori si diressero a Parigi su invito di Napoleone. Il principe reggente si persuase che questo viaggio portava a negoziare con l'imperatore il suo matrimonio con una principessa francese[10]. La scelta di Luisa andò rapidamente su Teresa, anche se sua sorella Luisa si reputava più bella[13]. Nel gennaio 1810, il padre di Luigi inviò il suo consenso da Parigi ed aspettò che Napoleone, avesse, anche lui, gettato gli occhi sulla principessa Teresa. Le trattative avvenirono il 12 febbraio 1810 ad Hildburghausen, con l'assenza dei genitori di Luigi che si trovavano ancora in Francia. La corrispondenza tra i due sposi apprendiamo che fu dopo le trattative che Luigi, che si infiammava assai facilmente, sembrava essersi innamorato di Teresa. Un dettaglio del loro contratto di matrimonio ritardò le nozze che Luigi voleva fossero imminenti. Il due giovani erano in effetti di conversioni diverse e Teresa rifiutò di convertirsi al cattolicesimo[14].

    Per la cerimonia delle trattative, la corte di Baviera inviò ad Hildburghausen il barone Karl Ludwing von Kessling. L'annuncio ufficiale avvenne il 23 giugno 1810 e Teresa ricevé in regalo un ritratto del suo futuro sposo circondato da brillanti[15]. La principessa partì per Monaco con i suoi genitori e sua sorella il 6 ottobre[16]. Una grande festa venne data a Hildburghausen per questa occasione. Friedrich Rückert scrisse per questa occasione il poema di matrimonio e della partenza An eine fürstliche Braut[8]. Fu in memoria di questa festa d'Addio che si celebra, dagli anni 1990 la Theresienfest ad Hildburghausen. A fine secolo, questa festa divenne la più grande festa popolare del sud della Turingia[17]. La famiglia partì infine per Bamber, dove fu accolta dal duca Guglielmo in Baviera, poi a Ratisbona, dove fu salutata da un colpo di cannone e poi a Saint-Emmeram, da una zia[N 2] di Teresa, la principessa Teresa Matilde d Thurn-und-Taxis. Federico I, il padre di Teresa, ricevé la medaglia dell'ordine di Sant'Uberto e si prestò a teresa il suo futuro intendente di corte, il conte Fabrizio Evaristo Pocci (1766-1844) che lo portò una lettera di Luigi impressa di nostalgia

    Principessa di Baviera

    Un matrimonio rimasto nella storia



    La mattina del 12 ottobre 1810, la famiglia celebrò l'onomastico di re Massimiliano I nella chiesa San Michele di Monaco. La sera stessa, Luigi e Teresa, che soffriva allora di denti, si unirono nella cappella reale della Residenza. Fu il primo matrimonio principesco che conobbe la Baviera dal 1722. Cinque giorni di festeggiamenti nuziali costosi diedero al giovane regno di Baviera (creato soltanto quattro anni prima) l'occasione di esibire i suoi fasti.

    I festeggiamenti iniziarono il 13 ottobre in piazza Max-Joseph. La città era illuminata e l'entrata a tutte le attività organizzate per accompagnare le nozze (balli popolari, opere, concerti e rappresentazioni teatrali) era gratuita. Il 17 ottobre[N 3], in piazza Sendlinger Tor, una grande corsa di cavalli organizzata dalla guardia nazionale celebrò a sua volta le nozze principesche[13]. In previsione degli avvenimenti, Teresa si fece confezionare prima, a Hildburghausen, un vestito con i colori della Baviera. Gli sposi furono salutati da 9 coppie di paesani in costume tradizionali venute dai 9 distretti del regno bavarese. In onore della principessa ereditiera, questa luogo venne battezzata « Theresienwiese ». L'anno seguente ricominciarono i festeggiamenti, e anche l'anno successivo, e la tradizione fu perpetuata ogni anno attraverso l'« Oktoberfest » (festa della birra).

    L'entusiasmo che Luigi provava per la sua sposa all'inizio della loro relazione si abbassò al momento del matrimonio. Dopo il ballo che seguì alla famosa corsa dei cavalli, Teresa, senza nessun pretesto di una malattia, si ritirò prematuramente alla Residenza e Luigi ritornerà al ballo senza di lei. Nel suo diario, lui scriverà : "Ho agito così per affermare la mia libertà, e al fine che la mia sposa comprenda che se lei si ritira, io devo fare lo stesso" [19]. A sua sorella Carolina, lui spiegò, invece : "Mi sono sposato senza passione, ciò che sarà un vantaggio in futuro"[20].

    Il costo delle nozze e la dote della sposata sembrava essere un grande fardello per il duca di Sassonia-Hildburghausen. Un anno dopo, il matrimonio non fu ancora completamente pagato. Il 26 giugno 1811, il duca Federico I notò anche il reddito totale del suo paese non gli permetteva di rimborsare le nozze di sua figlia

    Dopo il matrimonio, il principe Luigi fu nominato da suo padre governatore generale della provincia di Salisburgo e la coppia divise la propria residenza tra Innsbruck e il palazzo Mirabell di Salisburgo[22]. Su insistenza del suocero, Teresa ritornò tuttavia a Monaco nel 1811 per partorire lì il suo primo figlio Massimiliano[23].

    Teresa preferiva tuttavia la vita a salisburgo, luogo di nascita del suo secondo figlio Ottone. Nel 1814, organizzò lì un pasto per i poveri in occasione delle commemorazioni della battaglia di Lipsia. Divenne patrona di " Associazione delle donne di Salisburgo "(« Frauen-Vereins Salzburg »)[22]. Dopo l'annessione della provincia dall'Austria nel 1816, Luigi e Teresa ritornarono a Würzburg. Effettuarono anche lunghj soggiorni a Aschaffenburg, al castello di Johannisburg, e passarono l'estate a Bad Brückenau[15].

    Nel 1813 e nel 1815, Teresa effettuò lunghi soggiorni nel suo paese natale. Nel 1815, rese visita, con sua madre, al barone Christian Truchsess von Wetzhausen di Bettenburg, un amico intimo di famiglia e il padrino del principe Edoardo[24]. Dopo che furono arrivate, Truchsess, davanti ai suoi sgomenti ospiti, diede il braccio alla duchessa Carlotta per farla entrare per prima all'interno del suo castello. Ora, l'etichetta dava a Teresa la precendenza su sua madre, e la duchessa rifiutò dunque il favore del suo ospite. Truchsess replicò ai suoi invitati : "Che Sua Maestà di buona grazia mi perdoni, ma che da quando questo castello è qui, la madre ci ha passato molto più tempo della figlia" . Teresa mise fine al malinteso provocato prendendo l'altro braccio del barone ed attraversarono tutti e tre nello stesso tempo le porte del castello[25].

    Ben accolta dall'opinione pubblica, la coppia principesca era regolarmente coinvolta a partecipare a manifestazioni pubblice. Nel 1821, davanti a 30.000 spettatori, Teresa e suo marito parteciparono alla posa della prima pietra dalla colonna della costituazione, a Gaibach. Questo avvenimento fu immortalato da Peter von Hess, pittore di corte

    theresevonbayern

    Una principessa protestante in terra cattolica
    Teresa crebbe in una famiglia profondamente segnata dalla fede protestante[26]. Per tutta la sua vita, restò sotto l'influenza di sua madre, la duchessa Carlotta, e di Heinrich Kühner, il cappellano di corte del ducato di Sassonia-Hildburghausen. Quest'ultimo le dava l'eucarestia ad ognuno del suo paese natale, anche quando lei divenne regina di Baviera. Malgrado il suo nuovo ambiente cattolico, Teresa restò in effetti profondamente attaccata alla fede protestante, che le ricordava la sua infanzia[27].

    Il contratto di matrimonio di Luigi e di Teresa fu stabilito dal conte di Montgelas. Come disse dopo, il problema più spinoso del contratto fu proprio la differenza di confessione tra i due futuri sposi. Finalmente, il contratto stabilì che Teresa poteva conservare la sua fede e che la sua libertà di religione dovesse essere garantita dalla disposizione di una cappella protestante con un pastore adatto. I figli di Teresa e di Lugii dovevano essere cresciuti nella fede cattolica, ma Teresa ottenne il permesso di avere dei protestanti nella sua corte[21].

    Malgrado ciò. Luigi tentò di convincere sua moglie a cambiare religione. Durante l'estate 1821, la principessa ereditiera si ammalò a Bad Brückenau dove chiese gli ultimi sacramenti. Luigi fece allora cercare il principe e prete Alexandre de Hohenlohe-Waldenbourg-Schillingsfürst, al fine che pregasse per Teresa, già convalescente. In effetti, quest'ultimo avrebbe apparentemente curato la sordità di Luigi. Il ristabilimento della sua sposa confortò l'erede del trono nell'idea che il principe cattolico possedeva dei poteri miracolosi e tentò ardentemente Teresa a convertirsi. Ma lei, abitualmente fedele a suo marito, rifiutò di cambiare la sua fede fino alla sua morte[28]

    Durante il regno di Luigi, e con il suo sostegno, l'ultramontanismo, che combatteva il liberalismo ma anche il protestantesimo, prese importanza in Baviera[29]. Nel regno, il protestantesimo fu perseguitato. Tuttavia, le prime due regine bavaresi poterono liberamente praticare il culto evangelico[30]. Teresa aveva una relazione molto vicina con sua suocera e le due donne restarono in contatti personali ed epistolare fino al decesso di Carolina di Baden. Andavano insieme in chiesa e ricevevano insieme l'eucarestia. Le due regine giocarono un grande ruolo nella costruzione della chiesa San Mathieu, la prima parrocchia evangelica-luterana di Monaco. A causa di questa costruzione, il papa Pio VII rifiutò che Teresa venisse sepolta nell'abbazia di Scheyern[31].

    In seguito all'acquisto della villa Ludwigshöhe nel 1852, Luigi e Teresa ci restavano qualche settimana in estate. Tuttavia il re andava a messa a Edenkoben, mentre Teresa andava nella chiesa evangelica di Rhodt unter Rietburg, dove lei stabilì un parco giochi. La sedia di Teresa, marcata delle iniziali coronate « T », è ancora visibile ai nostri giorni nella loggia reale della chiesa barocca San Giorgio. Fu restaurata nel 2003, grazie a delle donazioni[32]. La strada che seguiva la regina fino alla chiesa è oggi ribattezzata « Theresienstraße »[33].

    Luigi abbandonò la sua indifferenza e la sua durezza verso la Chiesa protestante dopo il funerale della regina Carolina, nel 1841. I funerali della sovrana si svolera in così degna maniera che intervenirono anche i protestanti[30]. Su ordine dell'arcivescovo Lothar Anselme Gebsattel, tutto il clero cattolico dell'abbazia apparve in abiti civili durante la cerimonia. Poi, una volta che la consacrazione terminò, tutti i preti evangelici si ritirarono. Nessuna candela fu illuminata all'interno della chiesa e la bara della sovrana fu discesa nella cripta senza nessun canto liturgico e nessuna preghiera venne pronunciata

    Theresesahibubayern


    Una regina socialmente attiva

    Il re Massimiliano I morì il 13 ottobre 1825 e suo figlio gli successe sul trono, ciò che fece di Teresa la nuova regina di Baviera. D'ora in poi conosciuto con il nome di Luigi I, lo sposo di Teresa fu l'ultimo monarca bavarese a farsi incoronare. Sua moglie non ebbe questo privilegio, anche se esiste un quadro di Joseph Karl Stieler che la rappresenta in abito da incoronazione. Porta la corona delle regine di Baviera così come un diadema frontale (insipirato a quello di Giuseppina di Beauharnais) che proviene dall'atelier di gioielliere Nitor, ugualmente creatore della corona imperiale di Napoleone I[35].

    Nel 1829, la coppia reale effettuò un viaggio nella provincia renana del Palatinatom, e fu l'occasione, per la sovrana, di apparire ulteriormente in pubblico[36]. Teresa viaggia quasi sempre a titolo privato, specialmente a Hildburghausen, poi a Altenburg, nuova residenza del padre e, più tardi, dei suoi fratelli, Giuseppe e Giorgio, quando gli successero[N 4].

    Nel 1827, la regina fondò l'ordine di Teresa, che diventò l'ordine femminile più prestigioso di Baviera e la cui missione era l'assistenza ai poveri[37]. La regina consacrò una parte imporante dei ricavati all'aiuto dei poveri, ai ciechi, agli orfani e ai malati[38]. Inoltre, numerose associazioni e circoli sociali beneficiarono della sua protezione. Il simbolo più forte della sua associazione fu sssociazione femminile per l'assistenza all'infanzia (Frauenverein für Kleinkinderbewahranstalten) : Teresa intrattenne anche una relazione d'amicizia con una delle sue fondatrici, Auguster Escherich, una semplice donna del popolo. Dopo una visita a casa di questa donna, la regina riconobbe di non aver mai visto una cucina e si dovette far spiegare dalla sua ospite l'utilizzo delle casseruole e delle pentole

    Luigi I di Baviera apprezzava il buon senso politico di sua moglie. Lei mostrava interesse per gli affari del regno e il re la considerva come un fin politico[40]. Ogni volta che suo marito lasciava Monaco, Teresa lo teneva informato di tutto ciò che succedeva alla corte e nel paese. Nel marzo 1830, gli fece anche pervenire degli articoli francesi del Journal des débats e tagli di stampa tedesca al fine di attirare la sua attenzione sulla rivoluzione che si disegnava in Francia. In effetti, la sovrana considerò che, nell'unteresse dei suoi sudditi, il re doveva « sapere tutto » su ciò che succedeva nel suo paese[36].

    Quando suo figlio fu disegnato re di Grecia dalle grande potenze europee nel 1832[41], Teresa incitò suo marito ad ascoltare l'avviso del principe. Al momento del Consiglio di Reggenza che doveva attestare la maggiorennità del principe, mise, Luigi I in guardia contro il filoellenico Friedrich Thiersch, che considerava troppo liberale, e contro il generale Carl Wilhem von Heideck, che giudicava troppo controverso in Grecia[42]

    Nel 1838, un disaccordo scoppiò tra la corte bavarese e la Russia. Lo zar Nicola I sperava in effetti di far sposare sua figlia Olga al principe ereditario Massimiliano. teresa, che non approvava che raramente dell'affetto per suo figlio, si mostrò all'inizio entusiasta di questo progetto di matrimonio. Tuttavia, si oppose alla fine a questa unione[19], come del resto Luigi I e anche Massimiliano, perché dissero che era di marmo quando la incontrarono a Berlino. Umiliato dall'atteggiamento dei Wittelsbach, lo zar ruppe tutti i contatti con la famiglia reale.

    Gli archivi privati dei Wittelsbach contengono una multitudine di lettere della regina al re Luigi I e il loro contenuto non era stato ancora studiato da un punto di vista politico

    Una regina trionfante

    Luigi I fu uno sposo attento e un padre di famiglia caloroso. Amò decisamente sua moglie, di cui sapeva perfettamente il valore. Così, scrisse nel 1841 : "Non esiste nè madre nè migliore sposa [che Teresa] ; il suo amore e la sua coscienza resta innegabili. Quelle che saranno le circostanze, se dovessi scegliere, non sceglierei altra persona che lei"

    jpg

    Rimane il fatto che il re fu un uomo complicato, la cui facciata pubblica somigliava ben poco alla facciata privata. Anche se dava volentieri l'immagine di un benefattore e colmava sontuosamente le sue amanti, si mostrò avaro con sua moglie. Teresa riceveva anche, ogni anno, da parte sua "una somma di paghetta" di 12.000 fiorini, che le permettevano difficilmente di coprire le sue spese. Invece, il re offrì alle sue amanti numerosi regali. Per il suo compleanno nel 1847, Lola Montez ricevé per esempio la somma di 40.000 fiorini così come numerosi regali. Ogni profumo che la regina sperava di comprare doveva essere l'oggetto di una domanda al re. Quest'ultimo esigeva un avviso e un rimborso per ogni viaggio e cure termali che la regina effettuava. Altrimenti, quando Teresa prendeva denaro dalle casse reali, doveva prima firmare un riconoscimento di responsabilità. Di queste condizioni, un giorno, confidò alla sua amica Auguste Escherich che ogni mese, il suo stipendio non le permetteva di coprire le sue spese fino al decimo giorno[45]

    Teresa doveva supportare le tresche di suo marito, che possedeva un appetito sessuale particolarmente sviluppato[46]. Nel 1815, Luigi I profittò anche della sua partecipazione al Congresso di Vienna per moltiplicare le sue storie e passare "di fiore in fiore" mentre sua moglie, incinta di Ottone, rimase a Salisburgo[47]. Gli anni passavano, la pazienza di Teresa con suo marito suscitò l'ammirazione del popolo e delle corti straniere. Di fatto, il re non esitava a mostrare pubblicamente le sue tresche amorose. La tolleranza della regina arrivò al limite. Quando, nel 1831, Luigi I convocò la sua amante italiana, la marchesa Marianna Bacinetti alla corte bavarese. Teresa lasciò ostinabilmente Monaco per raggiungere Hildburghausen. Alla fine, la sovrana sembrò, malgrado tutto, fare la pace con sua rivale. In effetti, la marchesa chiesa a Luigi di mettere un medico a sua moglie per risolvere i suoi dolori oculari e Teresa utilizzò effettivamente questo rimedio[48]

    La storia che il re incominciò, a partire dal 1846, con la cortigiana Lola Montez fu presa più freddamente da Teresa. Tollerante d'abitudine, la regina si allontanò dal marito e lo mostrò pubblicamente, dal teatro alle cene ufficiali, dove lei posizionava a distanza dal monarca[49]. Rifiutò categoricamente di decorare Lola Montez con l'ordine di Teresa. Il re si mostrò contrario dalla "freddezza e del mutismo" della regina, mentre i nuovi ministri si mostrarono dalla parte della regina[50]. Inoltre il re Federico Guglielmo IV di Prussia e sua moglie Elisabetta, sorellastra di Luigi, trovarono il comportamento di quest'ultimo così « insopportabile », che annullarono un progetto di viaggio in Baviera per non essere obbligati a vedere l'amante[50]. La resistenza della regina di fronte a Lola Montez le valse, invece, la grande simpatia del popolo.

    Lo scandalo provocato dalla storia del sovrano portò alla rivoluzione a Monaco e il re fu obbligato ad allontanare la sua amante. In questo contesto movimentato, Teresa ritornò al fianco di Luigi[52] ma quest'ultimo fu obbligato ad abdicare in favore di suo figlio Massimiliano, il 19 marzo 1848. Testimone di questi avvenimenti, il principe Luitpold scrisse allora a suo fratello Ottone I di Grecia : "Mi è superfluo scriverti che la nostra cara madre si porta a meraviglia in questi tempi così duri.

    Morte

    22774286_119458714684
    Tomba di Teresa, nell'abbazia di San Bonifacio.

    Teresa morì di colera il 26 ottobre 1856, dopo aver partecipato ad una messa a Monaco per la fine di un'epidemia che aveva mietato più di 9.000 vittime. Re Luigi scrivendo a suo figlio Ottone, scrisse così : "Caro Ottone, hai perso la migliore delle madri ed io la migliore delle spose ! [...] Era in piena forma appena 12 ore prima ed adesso è morta ! [...] Grazie alla sua esistenza devota, la sua morte è stata dolce come la sua vita, si è addormatata senza nessun dolore [...] dopo 44 anni di vita insieme e sempre di giorno in giorno adorabile"[54]. Nel suo Testamento di 26 pagine, Teresa parlò di Luigi con delle magnifiche parole. Nel primo anniversario della sua morte, il re scrisse il sonetto Alla mia Teresa illuminata. A sua nuora Amalia, scrisse : "Ho perso il trono, [...] genitori, e fratelli e sorella, ma niente è comparabile alla perdita della mia sposa !!"[55]

    In un primo momento, Teresa fu sepolta nel mausoleo principesco della Theatinerkiche. Il vescovo Karl August von Reisach proibì che dei funerali ufficiali siano celebrati per la regina e Luigi non partecipò alla sepoltura della sua sposa protestante. Dopo lo scandalo provocato dal comportamento della Chiesa cattolica bavarese dopo i funerali di Carolina di Baden, Luigi credeva apparentemente di essere di nuovo soggetto a delle critiche. Il solo principe sovrano presente ai funerali di Teresa fu il duca Ernesto I di Sassonia-Altenburg, nipote di Teresa.

    Nella Cultura
    Molte vie, piazze, ponti, costruzioni e scuole sono state battezzate in onore di Teresa in Baviera. Tra loro, si possono citare la Theresienwiese e la Theresien-Gymnasium di Monaco, il parco Theresienstein di Hof, la cristalleria Theresienthal di Zwiesel e la fondazione Theresienspitalstiftung di Bad Kissingen. In oltre, l'Oktoberfest di Monaco e la Theresienfest di Hildburghausen perpetuano il ricordo delle nozze di Teresa e di Luigi I.

    In letteratura, Teresa è stata celebrata dal poeta Friedrich Rückert ma soprattutto da suo marito, che le dedicò qualche sonetto e circa 70 poemi. In pittura, il ritratto di teresa è stato realizzato da numerosi, tra cui Joseph Karl Stieler, la contessa Julie von Egloffstein e Peter von Hess.

    Al cinema, il ruolo di Teresa è stato interpretato da Elinor von Wallerstein nel film Lola Montès di Max Ophüls (1955). In televisione, è stata interpretata da Jutta Schmuttermaier nel telefilm Komödienstadel - Die schöne Münchnerin di Peter Weissflog (2008). Infine, la vita di Teresa è stata ritracciata nel quadro di un documentario di Anita Eichholz per la televisione bavarese nel 2006.

    Nel 1857, la salma di Teresa fu finalmente trasferita all'abbazia di San Bonifacio, che Luigi scelse, nel 1856, come luogo di sepoltura reale[57]. La bara di zinco di Teresa fu deposta sotto al sarcofago di suo marito mentre il suo cuore è conservato il un'urna, che si rinunciò ad inviare alla Gnadenkapelle di Altötting. Nel 2002, la bara della regina fu spostata e deposta in una sarcofago di marmo situato vicino a quello del suo sposo. In questa occasione, una cerimonia religiosa presiediata dai vescovi protestanti Johannes Friedrich e Odilo Lechnerde fu organizzata in presenza di numerosi membri della casa di Witteslbach, tra cui il duca Francesco di Baviera.

    Da wikipedia enciclopedia online

    1826_queen_therese_bavaria_
     
    Top
    .
  6. Simpaticissima
     
    .

    User deleted


    Un racconto decisamente coinvolgente che ci apre ad una più profonda conoscenza di questa donna così devota e paziente oltre che ad una regina amata dal suo popolo. Di Luigi sapevo solo della storia con Lola Montez, che gli valse la perdita del trono; invece era un donnaiolo incallito
     
    Top
    .
  7. Claudio.02
     
    .

    User deleted


    :D
     
    Top
    .
  8. Bianca Serena
     
    .

    User deleted


    :D :D
     
    Top
    .
  9. Simpaticissima
     
    .

    User deleted


    :D
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Dimmi in ciel Luna che fai

    Group
    Member
    Posts
    795
    Location
    Modena (Italia )

    Status
    Offline
    c0ed54bafc87f0bdcb877969df7c63bf
    Francesco V duca di Modena e marito di Adelgonda

    ba8a5d5975cd7998220d18f0ce96a225
    passato e presente del Ducato di Modena

    1df49f7dfef1c8eac324785877b9559f
    Stampa per il matrimonio di Adelgonda e Francesco

    c47e32d997723993d853347d01dcc59f
    Francesco V duca di Modena e marito di Adelgonda

    d46f715f0810c86bd93648dc3428ccbc
    Zita e l'ultima nata Elisabeth Zita è la nonna dell'attuale Duca de jure di Modena

    4287d25598ebd6bf214b82507e679504
    L'amato fratello di Adelgonda il Principe reggente Luitpold e altri regnanti bavaresi

    d40149478de642192c1fc5f4b6792842
    Adelgonda in età anziana un mio fotomontaggio
     
    Top
    .
  11. Bianca Serena
     
    .

    User deleted


    :wub:
     
    Top
    .
  12. Lisi-Erzsébet
     
    .

    User deleted


    La cugina di Elisabeth ^_^
     
    Top
    .
  13. Claudio.02
     
    .

    User deleted


    Entrambe erano pro-nipoti anche dello zar di Russia e della regina di Svezia! Com'è piccolo il mondo!
     
    Top
    .
  14. Bianca Serena
     
    .

    User deleted


    Claudio ma sei una fonte d'inesauribile conoscenza!!!
     
    Top
    .
  15. Claudio.02
     
    .

    User deleted


    Grazie!

    Ed erano anche nipoti del viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais.
     
    Top
    .
321 replies since 18/12/2015, 11:46   6016 views
  Share  
.